I gruppi sindacali lanciano anti-inflazione: sgravi fiscali, aumenti salariali

Un gruppo LAVORO ha chiesto al governo di fornire sgravi fiscali ai lavoratori a causa del prolungato costo della vita.

In una dichiarazione, il presidente del Partido Manggagawa (PM) Renato Magtubo ha esortato il governo a eliminare la tassazione “regressiva” come l’imposta sul valore aggiunto (IVA).

Ha sottolineato che le entrate perse dall’IVA possono essere sostituite dalla loro proposta “tassa patrimoniale su oligarchi e miliardari”.

Il gruppo sindacale ha anche ribadito la sua richiesta di un aumento generalizzato dei salari di P100, sussidi di previdenza sociale per i lavoratori informali e sconti sui prodotti di base.

“Questi proteggeranno e miglioreranno i salari e i redditi dei lavoratori nell’economia formale e informale”, ha affermato Magtubo. Ha notato che sulla base del loro calcolo, tanto P88 è stato eroso dal valore “reale” del salario minimo per il settore non agricolo a Metro Manila a causa dell’elevata inflazione.

L’Autorità nazionale per l’economia e lo sviluppo (Neda) ha affermato in precedenza che gli aumenti salariali a questo punto potrebbero servire ad alimentare ulteriormente l’inflazione, diventando così controproducente per i lavoratori che lottano per bilanciare budget limitati.

Riforme energetiche

Il Congresso dei sindacati delle Filippine (TUCP) ha affermato che un grande contributo all’inflazione sono le alte tariffe dell’elettricità.

Il vicepresidente del TUCP Luis Corral ha criticato la Commissione per la regolamentazione dell’energia (ERC) e il Dipartimento dell’energia (DOE) per il loro fallimento nell’affrontare gli alti tassi di potenza.

“È ora che si sveglino e svolgano attivamente i loro rispettivi lavori. Basta con le loro scuse”, ha detto Corral.

TUCP sta spingendo per la riduzione del costo medio ponderato del capitale (WACC) per le utility dal 15% a solo il 7-8%, sostituendo il tasso basato sulle prestazioni (PBR) con la fissazione tariffaria RORB (Return on Rate Base) metodologia e riforme per la perdita di sistema, per ridurre i tassi di potenza.

Sia il PM che il TUCP hanno invitato i legislatori a sostenere le rispettive proposte per consentire ai lavoratori di far fronte all’aumento dei costi di beni e servizi di base.

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