Tecnologia verde dell’UE: l’UE allenta le norme sui sussidi per la tecnologia verde
La commissione, il braccio esecutivo dell’Ue, ha affermato che le nuove regole si applicheranno fino alla fine del 2025 e, in “casi eccezionali”, consentiranno ai membri di compensare le sovvenzioni fornite in altri paesi “dove esiste un rischio reale che gli investimenti vengano dirottati dall’Europa “.
Sebbene non voglia innescare una corsa ai sussidi, l’UE teme che le imprese saranno tentate dagli aiuti di Stato e dai minori costi energetici in Asia e Nord America e scelgano di trasferirsi.
L’anno scorso, Washington ha approvato lo storico Inflation Reduction Act (IRA) che offre sontuosi vantaggi agli acquirenti statunitensi di veicoli elettrici se “comprano americani”.
L’annuncio arriva un giorno prima che il capo della Commissione Ursula von der Leyen incontrerà venerdì a Washington il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per discutere di diversi argomenti, tra cui l’attrito commerciale transatlantico.
Bruxelles sta guardando a un accordo commerciale con gli Stati Uniti che consentirebbe all’UE di accedere ad alcuni vantaggi del piano climatico del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Scopri le storie di tuo interesse
Mercoledì la casa automobilistica tedesca Volkswagen ha dichiarato che “aspetta e vede” come l’UE risponde all’IRA prima di procedere con un impianto di batterie pianificato nell’Europa orientale. L’UE spera che le nuove misure sosterranno gli investimenti in tecnologia come batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, utilizzo e stoccaggio della cattura del carbonio, nonché per la produzione e il riciclaggio delle relative materie prime critiche.
L’allentamento delle norme sui sussidi, tuttavia, non gode di un sostegno unanime nelle capitali dell’UE.
La commissione ha lavorato alla risposta in un contesto di disaccordo tra gli Stati membri su come proteggere al meglio le imprese europee e timori di innescare una guerra commerciale.
Alcuni Stati membri, tra cui la Francia, sostengono l’espansione degli aiuti di Stato, ma altri paesi affermano che aiutano solo le nazioni con tasche profonde e rischiano di frammentare il mercato unico.
Il capo della concorrenza dell’UE Margrethe Vestager ha insistito in una dichiarazione che le nuove regole erano “proporzionate, mirate e temporanee”.
Germania e Francia rappresentano rispettivamente il 53 e il 24 per cento degli aiuti di Stato notificati a Bruxelles dal marzo 2022, quando le regole furono allentate a seguito della guerra in Ucraina.